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© Marvel Comics Pencils: Ed McGuinness Inks: Mark Farmer |
Sto facendo il corso avanzato di colore da Comics Experience, e dal momento che per gli esercizi ho usato una pagina dallo stesso albo da cui avevo fatto delle prove per la Marvel tempo fa, ho pensato di proporvele insieme anche se gli stili sono leggermente diversi. La prima è quella più recente, le altre due hanno circa 4-5 mesi. Divertitevi a fare qualche critica, mi piacciono molto! ;)
I'm back at Comics Experience for the advanced comic coloring course, and for my homework I picked a page from the same Hulk book that I made a couple pages from a while ago. They were supposed to be Marvel tryout pages but I have no idea whethere they were reviewed or not...
The styles are a bit different because the first page is recent, while the other two (one is actually a splash page) are 4-5 months old. Please enjoy and leave some critique, I love critiques! ;)

Mi ero scordata questi... (Comics Experience + Marvel tryouts)
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Mentre aspetto che le prime tavole di Bluejaye siano pronte per il colore, mi diverto con un po' di schizzi e ritratti per allenarmi sia nella copia che nell'inchiostrazione. Dall'alto a sinistra:
-Catwoman e Power Girl copiate da due disegni di Adam Hughes.
-Una di quelle signorine liberty che a me piacciono tanto, per cercare di capire cosa abbiano in comune Mucha e Hughes.
-Tina (o Terra) Branford da Final Fantasy VI, uno dei miei personaggi preferiti da disegnare da uno dei miei RPG preferiti. Sarà anche vecchiotto, ma merita ancora.
While I wait for the Bluejaye pages to be ready, I have some fun with sketches and portraits, so I can practice copying as well as inking.. From the upper left:
-Catwoman and Power Girl as drawn by Adam Hughes.
-One of those Art Nouveau ladies I so much love, drawn while trying to understand what Mucha and Hughes have in common.
-Tina (or Terra) Branford from Final Fantasy VI, one of my favorites character to portray from one of my favourite JRPGs. Old, yes, but still deserving a playthrough.

Un po' di schizzi
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Ho tirato fuori dall'armadio digitale (leggi: disco esterno) questa vecchia line art (anatomicamente non proprio corretta...) per sperimentare con un paio di tecniche di colorazione spiegate qui e qui.
Le critiche costruttive sono le benvenute, anzi vi chiedo di lasciarne qualcuna se potete. Cento punti extra per chi mi corregge l'anatomia! <3
Il disegno è ispirato a una foto della brava Carolina Kostner.
I pulled out of the closet (my external hard disk drive) this old (and anatomically less than perfect) line art to experiment with a couple of coloring techniques found here and here.
Constructive critiques are welcome, or should I say requested. Bonus points for those who will help me correct the anatomy. <3
Drawing inspired by a picture of the Italian figure skater Carolina Kostner.

Pattini

Sgrunt, vorrei riuscire a trasformare tutto questo in una storia, non lasciarlo così a galleggiare nel nulla.
I wish I could turn these studies into a story, instead of letting them float into nothingness like now.

Pandora
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Una character design sheet che ho fatto qualche giorno fa come divertimento ed esercizio. (Le mani sono orribili, sono io la prima a dirlo.)
Da quando ho iniziato a disegnare, parecchi anni fa, ogni volta che ho provato a rapportarmi al fumetto mi sono sempre dovuta periodicamente confrontare con gli stessi problemi. Non solo, come capita a tutti, la difficoltà dei fondali, delle mezzetinte, delle inquadrature, della disposizione delle vignette, ma lo stile stesso che volevo usare.
La verità è che mi piacciono troppe cose. Sono partita dai manga, certo, ma chi pensa che siano simili gli uni agli altri si sbaglia. Pensate alla differenza tra Kishiro, Utatane, Katsura solo per fare alcuni esempi tra i più conosciuti. (Già, proprio così. Non ho mai particolarmente amato gli shōjo, pur avendone letto più di uno. Sappiate che secondo me le Clamp non valgono come shōjo che in parte, comunque.)
Da lì, naturalmente, ho cominciato a leggere e amare anche molte altre cose, tra cui, ça va sans dire, lo stile ibrido come l'arcinoto Skydoll di Barbucci & Canepa, ma anche Miller e i supereroistici americani: tra i miei disegnatori Marvel preferiti c'è Clayton Henry.
Dall'altra parte c'è l'altro mio amore visuale, la pittura: da Caravaggio a Dalì, da Frida Kahlo a Magritte, Chagall, Mucha. Dalla perfezione tecnica e formale all'espressività allo stato puro alla fusione tra tecnica e delirio.
E poi ci sono gli illustratori. Ci sono decine - forse centinaia - di bravi illustratori più o meno noti o di super professionisti, come Todd Lockwood, che io adoro. In bilico tra le cosiddette "belle arti" e la voglia di dare un volto a personaggi e mondi frutto dell'immaginazione, sono forse quelli a cui mi sento più vicina nella mia situazione attuale di disegnatrice - altro non posso definirmi - che ama tanto le convenzioni grafiche e le potenzialità narrative del fumetto quanto l'accuratezza e l'espressività della pittura.
E allora che cosa devo fare? Qual è la strada migliore per me? Forse dovrei dire proprio "l'illustrazione", dal momento che la trovo congeniale al mio amore per il colore e il dettaglio. Però...
Però mi attrae da pazzi anche l'aggregazione che c'è attorno al fumetto, la possibilità di narrare storie che intrattengono, divertono, catturano, appassionano, commuovono. Non mi è mai capitato di piangere davanti a un'illustrazione, ma leggendo un bel fumetto invece...
E allora ecco che ricerco consigli, do la caccia a illustratori e fumettisti con cui sono in contatto per subissarli di domande, mi tormento ogni volta che prendo in mano la matita.
Spero un giorno di riuscire a scegliere una strada o, molto meno probabilmente (ma che bel sogno!), di essere familiare con tutte. Ma se voi che mi leggete, i cosiddetti miei quattro lettori, i pochi ma buoni, avete un'opinione, un commento, un consiglio, datelo a una giovane artista che si sta fumando le sinapsi nel tentativo di capirsi...
A character design sheet that I made a few days ago for fun and for practice. Her hands are horrible, I'm the first to admit that.
Since I started drawing, many years ago, every time I tried to approach the comic medium I found myself face to face with the same recurring problems. Not just the same problems that everybody has, such as the difficulty in doing decent backgrounds, finding a convincing technique for shading, camera angles, panel shape, size and placement, but style itself: I couldn't decide which one to stick to.
The truth is that I like far too many things. I started from manga, sure thing, but even thinking that they all may be similar to each other is a mistake. Think about the differences between Kishiro, Utatane, Katsura, just to name a few most famous ones. (Your assumption from this list is not uncorrect. I never had an excessive love for shōjo manga, despite having read more than one. I think that Clamp can only partially be considered as shōjo authors.)
From there of course, I started reading and loving many other genres, such as, ça va sans dire, the Euro-Japanese hybrid style of comics like Skydoll by Barbucci & Canepa, but also Miller and american superheroes: Clayton Henry is one of my favourite Marvel comic artists.
On the other hand, there's my other visual love: painting. From Caravaggio to Dalì, from Frida Kahlo to Magritte, Chagall, Mucha. From technical and formal perfection to pure expression to fusion between technique and visions.
And then there are illustrators. There are hundreds of illustrators I admire out there, from relatively unkown talents to widely-known professionals such as Todd Lockwood, whose works I adore. Standing between so-called fine arts and the effort to give a recognizable face to characters and worlds stemming from imagination, they are probably closest to me as I am now, a girl who draws - I don't feel like calling myself anything else at the present time - who loves both the graphic and narrative potentiality of comic and the detail, color and chance for self-expression of painting.
So what should I do? Which is the best way for me to go? Perhaps I should just say illustration, since it so well seems to go with what I visually love. But...
But I still am in love madly with the social aggregation stemming from comics, the chance to narrate entertainig, funny, engrossing, thrilling, moving stories. I hardly ever cried in front of an illustration, but I did in front of a good comic.
So that's why I so eagerly look for advice, I stalk illustrators and comic artists I'm in touch with to flood them in questions, I torment myself every time I pick up a pencil.
I hope that, some day, I will be able to choose a way, or - much less likely, but it's such a good a dream to have - to be familiar with them all. But if you, reader among those few who follow me, have an opinion, a comment, a piece of advice, please share it with a young artist girl who's smoking her brains in the effort to undestand herself.

Io e il linguaggio dell'arte: quale scegliere?

Un'immagine dal workshop di questo mese. Forse non la migliore, ma a me non dispiace... a parte il fatto che la lampada è storta.
An image from this month's worksop. Perhaps it's not the best, but I like it... even though the lamp is all crooked.

Dal workshop di questo mese

Charlie si occupa dei disegni e della colorazione digitale di alcuni lavori, mentre miei compiti sono l'inchiostrazione (sia digitale che tradizionale), la colorazione digitale e tradizionale e la pubblicazione sul web.
Per i credits e altre informazioni visitate la nostra pagina di DeviantArt: Marvine Malic su Deviantart.

Marvine Malic: Flapper


Studio di personaggio - 1