Continua l'indagine sulla pensione dei fumettisti
Come sempre, dal blog di Mattia Bulgarelli.

Rieccoci alla mia indagine su fumetto e pensione.

Per cominciare, un'osservazione: i lavoratori del mondo del fumetto sono persone giovani e sveglie (gli editori sono un po' meno giovani), nessun dubbio, ma mancano di una preparazione specifica.

Non sono abituati, mediamente, ad affrontare il burocratese e difficilmente hanno fatto studi in materie giuridiche, economiche o simili.

Per questo, cercherò di essere chiaro: mandate un commento se qualcosa non è limpido, ok? Ok.

Iniziamo da alcuni concetti di base.


1) Premessa sul metodo.
Il tema delle pensioni è di enorme importanza nella vita di uno Stato, su questo non discuto.

Pur non essendo esperto nel campo del diritto previdenziale estero, so che, per esempio, nei paesi anglosassoni la pensione statale, dove esiste, esiste in forma decisamente ridotta, anche perché sono popoli comunque già abituati ad avere a che fare con la finanza.
Quale sistema è migliore per lo Stato di cui facciamo parte? Argomento spinoso e interessante, però...

...nel corso di questa indagine, però, parlerò di "diritto" nel senso di "con le norme vigenti oggi, che diritti/doveri ci sono?"

Il diritto "come dovrebbe essere", per quanto argomento importantissimo e politica in senso nobile, non sarà parte della mia indagine, per ora mi limiterò allo "stato delle cose oggi".

Il motivo è semplice: sennò non si finisce più, e lo scopo della ricerca è essere una guida pratica, con applicazioni immediate.


2) Cos'è "la pensione"?

L'INPS si occupa di oltre 15 tipi diversi di erogazioni di denaro, tutte con lo scopo di fornire un sostegno economico a chi ne ha diritto per legge, vuoi per anzianità, vuoi per condizioni di salute (es.: invalidità), o per altre caratteristiche.

Quelle che interessano a noi sono:

- Pensione di vecchiaia
- Pensione di anzianità
- Pensione supplementare (e relativi sottotipi)
- Assegno Sociale

Oltre a ciò, c'è il mondo delle c.d. "pensioni private", che sarebbe più corretto chiamare "previdenza complementare".

DISCLAIMER: la previdenza complementare è parte del mio LAVORO. Per quanto io sia in conflitto d'interessi sull'argomento, cercherò di distinguere BENE ciò che dice la legge dalle mie valutazioni personali. Se così non fosse, tiratemi le orecchie ed avrete ulteriori spiegazioni.


Nelle prossime puntate: cosa sono queste pensioni, come si fa ad averle, come vengono retribuiti i fumettisti e come il metodo con cui vengono pagati influisce sulle pensioni che avranno (che è poi il motivo per cui state leggendo tutta 'sta roba, no?).
A presto con la prossima puntata!

This is the follow-up to Mattia Bulgarelli's  research on Italian comic artists and whether they can, in the future, go into retirement... or not. More to follow.
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1 Response
  1. Enrychan Says:

    Potremmo cominciare a pensare seriamente al famoso sito di informazione e difesa dei diritti dei fumettisti...